Spazio, al DAC presentato il progetto PM3

Un progetto che prevede lo sviluppo di tecnologie innovative abilitanti per la realizzazione di un micro-satellite avanzato, grazie a un piano di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale del valore di circa 9,7 milioni di euro che vede il DAC, Distretto Aerospaziale della Campania, come capofila e ALI Scarl come leader industriale. È quello che prevede di realizzare PM3 acronimo di piattaforma modulare multi-missione, progetto presentato a Napoli, al Distretto Aerospaziale della Campania.

Luigi Carrino, presidente del DAC, spiega che PM3 è il risultato “di un progetto condotto da due distretti e guidato dalla Campania, ma che vede coinvolto anche il distretto della Lombardia e che vede partecipare atenei del Nord come l’università di Padova o del Sud come l’università della Calabria o di Salerno, del Sannio. Anche il Cnr, una grande impresa e più di 10 piccole medie imprese”.

Spiega Francesco Punzo responsabile dei programmi della società Consortile Ali e responsabile scientifico del progetto PM3:

“L’obiettivo di PM3 è quello di realizzare un prototipo, Trl 4 e trl 6 con due obiettivi: quello di ospitare a bordo Payload scientifici multi-operabili e dare in futuro un servizio di validazione in orbita. Sono state testate alcune tecnologie e realizzati alcune dimostratori, in particolare quello del controllo di assetto, propulsione primaria, propulsione secondaria docking, trasmissione wireless di potenza, strutture smart per l’additive manufacturing e tutte queste innovazioni sono confluite nella realizzazione di questi dimostratori. Il peso della piattaforma è di circa 50 chili e la fine del prototipo è stata realizzata proprio in questi giorni”.

La piattaforma è destinata ad un ampio pubblico di attori del comparto spaziale: “Invece di realizzare un satellite utile per validare la loro tecnologia potranno usare questa tecnologia che è già pronta per essere utilizzata perché adattabile ai diversi payload e alle diverse funzioni dei singoli operatori” evidenzia ancora Punzo.

Quindi, una tipologia di servizio che abiliterà nuove opportunità di business, soprattutto per le piccole realtà industriali. Di fondamentale importanza per la riuscita del progetto, visto la multidisciplinarietà dell’iniziativa, è stato il lavoro dei partner. Per il presidente del DAC “il grande valore di quello che noi facciamo consiste nel mettere insieme questi soggetti in maniera collaborativa e in maniera stabile è che si sta insieme perché mettendo a fattor comune le nostre conoscenze, capacità industriali, siamo in grado di vincere sfide che a livello nazionale vengono affrontate da soggetti molto più forti economicamente di noi”.

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