Satellite europeo deviato per evitare collisione con uno di Elon Musk

L’Esa ha dovuto modificare la rotta di Aeolus per non farlo scontrare con uno Starlink della costellazione per internet veloce di Space X, la compagnia del miliardario di Tesla

Per la prima volta l’Agenzia spaziale europea (Esa) ha dovuto modificare la traiettoria di un proprio satellite per evitare la collisione nello spazio con un altro oggetto in orbita intorno alla Terra. Lunedì mattina, ha reso noto l’Esa, sono stati accesi i razzi di Aeolus, un satellite europeo per lo studio dell’atmosfera lanciato il 22 agosto 2018, per evitare lo scontro con un satellite della costellazione Starlink di Space X, la compagnia spaziale di Elon Musk.

L’allarme

La 18ma Squadra di controllo spaziale dell’Aviazione americana circa una settimana prima aveva segnalato la possibilità di una collisione tra Aeolus e Starlink 44 alle 13.02 (ora italiana) del 2 settembre sull’oceano tra la punta sud-occidentale dell’Australia e l’Antartide. Starlink 44 fa parte dei primi 60 satelliti lanciati a maggio da Space X nel programma che ne prevede la messa in orbita di 12 mila nei prossimi anni. Starlink è un controverso progetto per consentire la connessione internet ad alta velocità. Le critiche sono proprio per l’aumento esponenziale delle probabilità di collisione in orbita.

La minaccia sventata

Esa aveva contattato Space X avvertendo della minaccia, uno per mille di probabilità di scontro, dieci volte superiore alla soglia minima di pericolo, ma la compagnia di Musk ha riposto che non c’erano piani di modifica della traiettoria del loro satellite. A questo punto si è presa la decisione di accendere i razzi di Aeolus per alzare l’orbita di 350 metri.

I detriti spaziali

Dal primo Sputnik nel 1957 sono stati lanciati circa 9 mila satelliti, ma di questi solo 2 mila sono attualmente operativi. Il resto sono classificati come detriti spaziali, molto pericolosi per quelli in attività. «Non c’è stata colpa da parte di nessuno, ma questo caso dimostra che nell’assenza di regole di traffico e protocolli di comunicazione la capacità di evitare collisioni dipende solo dal pragmatismo delle agenzia coinvolte», ha commentato Holger Krag, capo della sicurezza spaziale di Esa.

DA CORRIERE.IT

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