Geopolitica dell’esplorazione spaziale, la sfida di Icaro nel terzo millennio – Di Marcello Spagnulo

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Da settant’anni l’umanità ha cominciato a esplorare lo Spazio, dodici astronauti hanno calpestato il suolo lunare e una decina di sonde hanno percorso i miliardi di chilometri che ci separano da Saturno o da Plutone, fotografando mondi sconosciuti che ci appaiono come surreali immagini oniriche.

Affermare che l’uomo abbia conquistato lo Spazio equivale a dire che il genere umano ha compreso il motivo della sua presenza nell’Universo. Semplicemente, non è vero. Le conquiste dell’esplorazione spaziale sono state invece la scoperta dell’immensa fragilità del nostro pianeta e della nostra stessa vita su di esso.

Ma i satelliti e le stazioni spaziali hanno permesso anche un altro tipo di conquista, per la supremazia politica ed economica sulla Terra. La conquista, cioè, di un dominio geopolitico terrestre con strumenti extraterrestri. L’esplorazione dello Spazio ha percorso traiettorie disegnate dalle ambizioni scientifiche ma, soprattutto, da quelle politiche.

Per mezzo secolo, il bipolarismo USA/URSS ha segnato la “Corsa alla Luna”, e il sogno millenario di calpestarne il suolo è stato la cortina ideale per mascherare il confronto militare che spingeva l’uomo lontano dalla sua casa terrestre. Poi, con il predominio degli Stati Uniti sulla Terra, l’ordine geopolitico sembrava aver trovato un suo equilibrio anche nel Cosmo. Oggi nuovi attori come la Cina si uniscono a Russia e Stati Uniti nella “Corsa allo Spazio” per imporre il proprio ruolo geopolitico sulla Terra, mentre i paesi europei sembrano smarrire il loro peso politico globale.

L’esplorazione spaziale del nuovo secolo sta per assumere forme che oggi sembrano fantascientifiche, ma che diventeran

no reali. Le minacce informatiche del Cyberspazio, invisibili ai nostri occhi, si uniranno a quelle, visibili, del Cosmo dove stazioni spaziali con armi laser e missili ipersonici sovrasteranno i sogni ingenui, seppur genuini, di sbarcare su Marte e di colonizzare altri mondi.

Marcello Spagnulo è Ingegnere Aeronautico. Ha lavorato per trent’anni nel settore aerospaziale in Italia, Francia ed Olanda, sia presso

aziende private sia presso agenzie governative, ricoprendo diversi incarichi manageriali. Nel corso della sua carriera ha pubblicato più di trenta articoli scientifici presentati a convegni internazionali. È autore del libro di divulgazione Lo Spazio oltre la Terra edito da Giunti, e del libro di testo Elementi di Management dei Programmi Spaziali edito da Springer- Verlag e tradotto in lingua inglese e cinese. È articolista per la rivista «Airpress», mensile per le politiche dell’aerospazio e difesa.

 

«Questo libro è uno strumento per orientarsi nel mondo della scienza e della politica dell’esplorazione spaziale. È un compasso per navigare con l’autore in un affascinante viaggio Spazio-Temporale verso uno 

degli obiettivi più immaginifici dell’umanità» Luca Parmitano

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