LA CAMPANIA RIPRENDE IL VOLO – Rapporto Aerospazio Sud 2020 del “il sole24ore”

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La società aerospaziale ALI prosegue l’attività su importanti programmi nazionali e internazionali utilizzando la tecnologia brevettata IRENE per il rientro dallo spazio

“Dopo una quarantena piuttosto lunga e un rallentamento delle attività economiche e produttive, il paese, con estrema difficoltà e molta prudenza, cerca di rimettersi in moto. Tutti noi ci auguriamo che il sostegno e gli aiuti messi in campo nazionalmente e localmente siano in grado di far ripartire l’Italia e in particolare il Mezzogiorno, offrendo a ciascuna attività economica la possibilità di ricollocarsi senza danni nel nuovo panorama economico che dovrà essere ridisegnato anche sulla base dell’esperienza drammatica vissuta in queste settimane”.

A parlare è Giovanni Squame, Presidente della società consortile ALI (Aerospace Laboratory for Innovation) che con queste parole apre un dibattito virtuale tra esponenti del mondo imprenditoriale e della finanza per immaginare possibili interventi da avviare per superare l’emergenza dovuta al COVID.

“La fermata dell’economia ha generato legittime preoccupazioni sul futuro del paese” – prosegue Squame – “in particolare sulle sue PMI da tutti riconosciute come la spina dorsale del nostro tessuto produttivo nonché frontiera dell’innovazione tecnologica. Nonostante il periodo di difficoltà ALI sta proseguendo l’attività su importanti programmi nazionali e internazionali. Tra questi “IRENE”, tecnologia innovativa per il rientro dallo spazio sviluppata con il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) e con finanziamenti ASI (Agenzia Spaziale Italiana), ESA (Agenzia Spaziale Europea) e MISE (Ministero Italiano per lo Sviluppo Economico). IRENE è stata abilitante per i seguenti progetti: IPERDRONE, SISDA, CADIRA, MISTRAL (promosso dal Distretto Aerospaziale Campano), FORCE ed “SMS” (Small Mission to MarS) la rivoluzionaria missione Marziana tutta italiana promossa dai Distretti Tecnologici della Campania e della Sardegna”

“L’emergenza COVID va superata rendendo efficaci gli interventi tra i diversi livelli dell’amministrazione, con l’obiettivo di evitare la frammentazione delle risorse.” – dichiara Marcello Spagnulo, Presidente della società aerospaziale MarsCenter ed esperto di dinamiche spaziali, che prosegue –  “Auspico, pertanto, che a valle dell’emergenza si possano maggiormente armonizzare le azioni tra governo nazionale, regioni e distretti tecnologici di settore con lo scopo di ottimizzare le risorse economiche disponibili, offrire sostegno al più ampio numero possibile di imprese, massimizzando, in particolare, i risultati delle PMI che hanno in sé quei fondamenti di una vera innovazione creativa”.

“La situazione attuale è certamente complicata, Ma guardiamo ai dati positivi”. – Aggiunge Mario Mustilli, Presidente di Sviluppo Campania ed esperto in materia economico-finanziaria “- Il mondo dello spazio registra negli ultimi tempi una inversione di rotta straordinaria. Il cambio di paradigma si incentra soprattutto sulla diffusione delle attività orientate al business che comporta la contrazione relativa della domanda di questo comparto proveniente dal settore pubblico-istituzionale. Al 2018 la Global Space Economy raggiungeva 360 miliardi di dollari con una presenza della domanda pubblica non superiore al 23%. La crescita del settore privato trae origine, tra l’altro, dalla diffusione di satelliti di piccola dimensione – anche operanti attraverso costellazioni – che spingono la crescita di nuovi servizi come quelli legati alle telecomunicazioni, alla osservazione della Terra ed alla sperimentazione scientifica, per esempio farmacologica, in ambito spaziale. Per i servizi di osservazione della Terra, in particolare, va rimarcato che essi non sono più solo dedicati alle misure di sicurezza dei vari Stati ma si indirizzano verso esigenze di controllo di molte attività produttive come, per esempio, il sistema dei trasporti marittimi o dell’agricoltura. La diffusione di attività di tipo market oriented allarga le possibilità di partecipazione del mondo imprenditoriale sganciate dagli interessi del settore pubblico verso iniziative che esprimono nel tempo anche rilevanti rendimenti economici. Tale evoluzione rappresenta una grande opportunità per tutte quelle aree come il Sud del paese che pur esprimendo altissime tradizioni scientifiche ed imprenditoriali nel settore spaziale e godendo di una elevata e qualificata collaborazione con le università locali, da qualche tempo avevano perso centralità nel settore a livello internazionale”.

Sul ruolo dei distretti tecnologici si focalizza l’intervento di Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale Campano: “I distretti in generale devono continuare a svolgere un ruolo di forte legame, di visione strategica fra le grandi e le piccole e medie imprese, perché più che mai oggi bisogna condividere visioni lontane nel tempo superando rapporti occasionali che sono quelli tipici del rapporto breve compratore-venditore. Bisogna guardare lontano, sostenere fortemente i progetti di ricerca e sviluppo e puntare sulla digitalizzazione delle produzioni, con il ruolo importante dei grossi player impegnati nel coinvolgimento di tutto il sistema della subfornitura. Il Distretto Campano – conclude Carrino – deve fare leva sui decisori politici, perché siano consapevoli che questo settore è il settore che crea più occupazione in totale, fra diretta e indiretta. Si pensi che solo in Campania 12.000 addetti generano 45.000 addetti complessivi.  Un settore, quindi, decisivo per l’occupazione, per il valore aggiunto e anche per lo sviluppo dell’innovazione.

“L’industria aerospaziale è uno dei punti di forza del nostro territorio”.  – Conclude Vito Grassi, Presidente di confindustria Campania – “Lo è per le sue importanti presenze produttive è lo è anche per l’alto tasso di innovazione delle sue imprese. Come sistema confindustriale siamo da tempo impegnati con determinazione a promuovere l’innovazione del manifatturiero e dell’intera impresa locale, in particolar modo nella direzione dell’integrazione digitale dei processi produttivi e organizzativi. Crediamo che gli strumenti nati con il Piano Impresa 4.0 possano imprimere una spinta decisiva alla diffusione pervasiva della tecnologia e dei nuovi modelli di impresa. Un acceleratore importante è costituito dal polo internazionale dell’innovazione sviluppatosi, a Napoli, intorno alla cittadella universitaria di San Giovanni a Teduccio. In tale scenario l’aerospazio rappresenta uno dei punti di attacco per le prospettive di crescita dell’area, anche per la presenza di prestigiose realtà di ricerca come il Polo Tecnologico Aerospaziale Fabbrica dell’innovazione e le società aerospaziali MarsCenter ed ALI”.

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